ma tutto ciò', per me, non basta a tenere vivace l'attenzione per i 12
(anzi, 13) pezzi del CD, maledetti loro
E' il suo
quinto disco e, coincidenza, ci giunge poche settimane prima dell'inizio del
New American Music Tour.
E' una
produzione curata in ogni dettaglio, dalla confezione all'attenta scelta dei
brani. Il livello qualitativo raggiunto nelle esecuzioni altro non è che la
testimonianza della riuscita ricerca, da parte di Trisha come della corposa
squadra che le sta alle spalle, di quell'equilibrio che le consenta di
raggiungere con naturalezza ogni tipologia di pubblico, abbattendo quelle
barriere stilistiche tipiche dei diversi generi, country, rock, pop e anche
soul.
Amerete Thinkin'
About You senza compromessi, riuscendo a superare e vincere, finalmente,
quella predisposizione della quale siamo un pó tutti schiavi, che ci impone di collocare
ciò che ascoltiamo in apposite caselle precostituite; spazi mentali che, con
rassicurante abitudine, utilizziamo per capire da dove vengono i suoni e le
relative immagini, e dove poterli riporre.
Operazione
riuscita, Trisha. E di questo devi ringraziare ancora una volta il tuo produttore
Garth Fundis. Sono infatti gli arrangiamenti a fare da collante tra i diversi
generi, facendo sì che le singole 'influenze' non prendano il sopravvento sulle
altre, ma fondendosi piuttosto, al fine di creare un unico, solido corpo. La
bellissima voce della Yearwood, con la sua incredibile duttilità e le sue
venature black, si presta magistralmente a questo tipo di apertura, riuscendo a
raggiungere sempre quel livello interpretativo capace di pizzicare le corde emotive,
anche le più rigide.
E i musicisti?
Si chiamano Dave Pomeroy, Billy Joe Walker Jr., Brent Mason, Lee Roy Parnell,
Paul Franklin, Matt Rollings, Rob Hajacos, Eddie Bayers, Kirk ‘Jelly Roll'
Johnson, Joe Randall, Andrea Zonn, Raul Malo, Pam Tillis, George Jones, Mary
Chapin Carpenter, Sam Bush, Jerry Douglas, Brian Ahern, Marty Stuart, Glenn
Worf, John Jennings, Glen D. Hardin, una sezione d'archi che si fa chiamare Nashville
String Machine, e su tutti lei, Trisha Yearwood... ma chi l'ha portata su
questo pianeta? ...ok, ok, non esageriamo... ma, diosanto, quant'è bello questo
disco...