efficace, mandolino all'altezza e armonizzazioni da manuale
Nel 1985 e ancora nel
1988 Bill Emerson e Pete Goble, come a dire uno dei grandi del banjo e uno dei
massimi songwriter nella scena bluegrass, decisero di associare i loro talenti
e la stima reciproca che li univa da sempre, e produssero due album, dal titolo
Tennessee 1949 e Dixie In My Eye, reclutando alcuni dei ‘soliti
sfigati’ per le session, nomi come Mike Auldridge, Joe Meadows, Larry
Stephenson, Jimmy Gaudreau, Wyatt Rice, Rickie Simpkins, Warren Blair, Steve
Wilson, Tom Gray e altri.
I pezzi scelti per i due
LP, che vengono oggi condensati in questo CD dall'avveduto John Emerson, erano
tutti usciti dalla penna di Goble (col socio Leroy Drumm) ed Emerson, con sole
due eccezioni per Dixie In My Eye, e sinceramente si fa fatica a
trovarne uno debole.
La classe dei musicisti,
la loro bravura tecnica ma soprattutto l'accorto accostamento di personalità in
chiara sintonia tra di loro sono certamente stati fattori vincenti per ambedue
gli LP originali, ma a mio parere sono soprattutto le canzoni a renderli
interessanti: il nome di Pete Goble è stato per anni ed è ancora mitico per gli
appassionati di bluegrass, e credo siano pochi i bluegrassari che non hanno mai
amato almeno una delle sue canzoni, da Colleen Malone a Back To
Hancock County a Only A Phone Call Away a Leavin' You And Mobile
Too a Julianne, magari senza sapere che Goble le aveva scritte!
Alcune band hanno pescato
a piene mani dalla produzione di Goble, e parlo di Doyle Lawson &
Quicksilver, IIIrd Tyme Out, Traditional Grass, Lost And Found e altri di
notevole levatura.
Certamente Pete Goble non
è il cantante che meglio possa far rendere le proprie canzoni, e preferisco
ascoltarle nell'interpretazione, che so, di un Russell Moore, ma la sua lettura
di solito pacata e molto ‘downhome’ è tuttavia azzeccatissima per le atmosfere
da lui stesso create, e vale la pena di godersi anche questo aspetto, molto
‘laid back’, del bluegrass. Se non avete già gli LP originali non fatevi
scappare la reissue su CD, ve ne prego: qui la classe si spreca!