“E’
meglio suonare musica old time a tempo pieno da vent’anni e continuare a fare
soldi piuttosto che suonare old time alla domenica e in settimana lavorare in
officina”. Anche stavolta il sig. Catalano ha ragione. Ma qual è il gruppo di
old time che può permettersi tanto? Red-Clay-Ramblers.
Ebbene
si, sono ancora in giro. Li avevate persi di vista, vero? Allora vi stupirà
sentirvi dire che mentre voi stavate provando a imparare lo Scruggs-Style con
sommo piacere dei vostri vicini di casa, i signori sono passati prima dalla
Folkways alla Flying Fish, e poi alla Sugar Hill, hanno composto la colonna
sonora di una commedia scritta e diretta da Sam Shepard (!) intitolata ‘A Lie
Of The Mind’, sono stati convinti a farsi rappresentare dalla Keith Case &
Ass. e hanno praticamente girato almeno 18 volte gli USA in tournee.
Stupefacente, no? Ma dove sta il segreto? "Sono bravi musicisti"
risponderebbe Watson. Elementare, ma non è tutto lì. Sono profondi conoscitori
e ottimi esecutori di tutti i generi in voga nel periodo in cui il disco si
stava affermando come il nuovo rivoluzionario modo di ascoltare musica. Blues,
rag time, dixieland, string band music, polka, irish folk e un pizzico Hawaii
sono gli ingredienti del loro successo. Rappresentano musicalmente gli anni ’20
e ’30 che, ne sono certo, se non sono stati contattati da Woody Allen per
musicare la sua ‘Rosa Purpurea Del Cairo’ è soltanto perché l’inguaiato regista
non li conosceva.
Si è
rotto il sodalizio (una sorta di Newman-Woodward relationship) tra i componenti
che per un paio di decenni hanno fatto i Red Clay Ramblers. Oggi il gruppovede soltanto tre degli originali elementi,
Bland Simpson è andato infatti a sostituire Mike Craver e Chris Frank ha preso
il posto di Jim Watson. Jack Herrick, Tommy Thompson e Clay Buckner
garantiscono la continuità di quel sound che per tanti anni è stato il marchio
di fabbrica dei Ramblers.
Com’è
ormai tradizione, anche questo disco contiene un’ampia gamma di stili e
sonorità, dalla ballata moderna alla fiddle tune tradizionale, oltre a dello
pseudo-Cajun e un trascinante medley di polke.
Rambler è un disco di oltre 60 minuti
ottimo per chi si vuole accostare ad una musica che affonda le sue radici nel
passato più remoto, mantenendo un piede in questi anni ’90.