Trent'anni dopo, Los
Angeles 2001, ecco gli Psychedelic Cowboys, una banda innamorata di Gram
Parsons e dei Byrds, al suo esordio discografico. Gli Psychedelic Cowboys hanno
fatto loro il messaggio che gruppi come i Dream Syndacate ed i Rain Parade
avevano urlato negli anni '80, recuperando quel suono country-rock-psichedelico
delle formazioni californiane dei sessanta. John Harlan è la mente degli
Psychedelic Cowboys, un cantante, compositore e chitarrista originario del
Missouri, ma trapiantato a Los Angeles da almeno dieci anni.
Harlan ha saputo mixare
il presente ed il passato in modo vincente, cavalcando il roots-rock di oggi ed
infettandolo con il country psichedelico dei sessanta. Nell'esordio degli
Psychedelic Cowboys, Tragic Songs & Hop-a-longs vengono a galla tutte
le influenze e le ispirazioni sonore del gruppo, dai Love ai Kaleidoscope e
Flying Burrito Brothers, da Sky Saxon & Seeds, ai Leaves, i Feelies, gli
Ozark Mountain Daredavils ed, ovviamente, i Byrds.
Due canzoni catturano
pienamente lo spirito e le radici musicali di Harlan e compagni, Life's
Great in cui emerge l'intelligente ironia di Harlan nel comporre, e Say
A Prayer, dove il sitar e la pedal steel ci riportano alle magione armonie
eastern dei Kaleidoscope di Chris Darrow, presente tra gli ospiti in questo CD.
Tra l'altro, John Harlan,
non disdegna lo stile hillibilly di Merle Haggard e di David Allan Coe, e,
nella sua musica, vi sono continui riferimenti a questi due grandissimi
musicisti senza tempo.
L'esordio degli
Psychedelic Cowboys sigilla anche un ritorno eccellente, quello del 'dottore',
ovvero Dr. Eric Hord, mitico chitarrista dei Mamas & Papas e Barry McGuire,
oggi costruttore, ma tornato a strimpellare la sua chitarra per un momento
nella canzone Good Olè Boy In Gomorrah.