JOHN GORKA: "The company you keep" (Red House 151)
Straordinario incontro
tra due dei maggiori talenti del 'new breed country' texano all'insegna delle
canzoni che i due rampanti vorrebbero aver scritto. Personaggi emergenti della
scena texana, sulla scia di Manders, Temple, Creager, Ingram, gli stessi
fratelli Robison e tanti altri nomi nuovi, Green & Morrow godono una
notevole fama locale e si possono permettere progetti come questo. Prodotto
dall'inarrestabile Lloyd Maines, che del resto aveva curato anche i loro lavori
solisti (Morrow ha tre album alle spalle, Green ben 5), e sostenuti da un cast
che comprende musicisti delle rispettive band e la crema dei session-men di
Austin: lo stesso Maines, Bukka Allen, John Inmon, Glenn Fukunaga, i due
riprendono brani di songwriters texani e non, Townes VanZandt, John Prine,
Darrell Scott, Steve Fromholz, Merle Haggard, Billy Joe Shaver, Waylon Jennings,
Chip Robinson, Django Walker e John Cash, e vi inseriscono due perle di autori
inglesi, Stuck In The Middle With You, Egan & Rafferty, e Can't
Find My Way Home, Steve Winwood.
Green & Morrow,
nell'interpretare celebri brani, si alternano o, spesso, duettano. Le loro
voci, impreziosite da uno string-sound elettro-acustico molto classico
(chitarre, steel, violino, dobro e mandolino) arricchiscono i gią intriganti
arrangiamenti e le belle soluzioni strumentali 'delle canzoni che vorrebbero
aver scritto'.
Dotati di due voci
tenorili, espressive e pulite, questi due songwriters si calano nel ruolo di
performers dimostrando maturitą e mestiere, oltre ad un trasparente
coinvolgimento emotivo con il materiale interpretato.
Live Forever interpretata da Morrow, vale il
CD, ma sono molti i brani d'effetto e le canzoni che si riascoltano con
piacere. Soli, o in coppia, i due funzionano, Maines sorride compiaciuto.