Le tracce
contenute in questo CD appartengono gruppi messi in onda durante lo show
radiofonico spagnolo Ritual Nocturne, condotto da Leo Castro (100.2 FM Radio
Ciutats Vella) che ne ha curato la compilazione.
Il disco
non ha la pretesa raccogliere i migliori gruppi della scena rockabilly
contemporanea, ma ha il lodevole l’intento di palesare la vitalità di una scena
costretta ai margini dell’attenzione mediatica; una operazione che evoca i
pionieristici tempi in cui la Sun Record, collaborando con il DJ di una
emittente radiofonica (D. Philips), permise l’esplodere di artisti che
sarebbero altrimenti rimasti sconosciuti.
Va
ricordato che, dall’inizio degli anni ’90 ad oggi si è moltiplicata
esponenzialmente la produzione di dischi contenenti brani originali degli anni
‘50, con il recupero di acetati inediti e di singoli oscuri, successi locali di
un’era in cui lo ‘show business’ non aveva a disposizione i mezzi di
comunicazione odierni. Ciò a consentito il fiorire, soprattutto in Europa, di
una ridda di bands e label che si riallacciano al suono ed allo spirito un po’
spartano dei primordi del rockabilly; è in questo contesto che si colloca
questa raccolta di brani.
I titoli
contenuti, 28 ad opera di 15 gruppi, sono nel filone, (in questo momento un po’
trendy) di un rockabilly essenziale, ai limiti dell’imperizia tecnica, con
puntate di country e westrn swing (l’americana Cary Lee & The Saddleites)
e, talvolta, la ricerca (Carlos & the Bandidos) di ritornelli ‘anthem’ ad
uso dei ‘record hoppers’ dei raduni rockabilly.
Vi
troviamo brani già editi a firma di band più prestigiose, come canzoni inedite
di gruppi esordienti.
Per chi
ha tra le sue frequentazioni sonore la scena rockabilly contemporanea, nomi
come Nu-Niles, Junior Marvel e Running Wild, non risultano del tutto
sconosciuti.
Qualche
gruppo meno noto, come i Milestones di Madrid (che scopriamo essere sorti dalle
ceneri di una band spagnola di culto della metà degli anni ’90: i Loneshot), si
cimenta con covers di brani originali dei 50’s in modo apprezzabile e personale
Tra i più
celebrati, l’olandese Junior Marvel sciorina in modo un po’ forzato la sua
solita miscela di ‘authentic rockabilly’ fatta di repliche di oscuri (ed
anonimi) brani ‘54-‘56, e riprese degli stessi, che, come nel caso di Rockin’
Rolling Stone, ci fanno rimpiangere gli originali.
Il
giovane Jett Darren sembra seguire le orme del più blasonato cantante
rockabilly del momento, lo svedese Jack Baymoore, mentre gli Hyride Kings (song
27) e la loro fisarmonica ci regalano il miglior brano di tutta la compilation.
La
confezione del disco, piuttosto curata, raccoglie le foto delle band presenti,
corredata di una breve storia delle stesse in spagnolo ed inglese.