Nuovo duo
country (con forti oscillazioni verso un country-pop ad alto contenuto di
glucosio) che risponde al nome di Austin & King, arrivati al CD di esordio.
La partenza di Blue Bonnets ci faceva ben sperare, con quell’andamento
shuffle texano tipicamente contrappuntato da fiddles e steel guitar. La voce
non è eccelsa, ma i riferimenti a San Antone ed alla missione di Alamo fanno
perdonare molto.
Medesimo
discorso per She’ll Always Be In My Heart, anch’essa molto texana,
condita da un pianoforte gradevolmente honky-tonk, ma la voce resta il punto
dolente. Con Any Time Any Place Any Where lo zucchero
inizia a traboccare. Angel
Baby potrebbe essere
uscita da una colonna sonora di una pellicola ambientata alla fine degli anni
’50 (tipo American Graffiti, tanto per capirci) e non si capisce l’ardito
ragionamento che l’ha portata ad essere inserita nel CD in questione.
Volendo
proprio essere indulgenti, si potrebbero cogliere echi – vaghi, peraltro – di
un certo country-rock, reliquia dei primi anni ’70, in Gone Away, ma la
sensazione dura poco. Se Speak For Myself rappresenta l’apice di ciò che
i signori Austin e King intendono per hardcore honky-tonk, direi che non ci
siamo e, tutto sommato, c’è da domandarsi come certi prodotti raggiungano la
via della distribuzione.