Qualche
anno fa Mary Chapin Carpenter scrisse una canzone portata al successo da
Wynonna Judd che si intitolava Girls With Guitars in cui si parlava in
maniera semplice e diretta di donne e chitarre.
Anita
Cochran potrebbe idealmente esserne la protagonista, tale è la sua abilità alle
chitarre e al mandolino: è una delle poche donne nell’ambito country di
Nashville ad eccellere dal punto di vista strumentale.
La
cantante, nativa del Michigan, non si ferma comunque alla bravura tecnica ma
scrive la maggior parte delle canzoni che interpreta e coproduce i suoi dischi.
Proprio questo suo volere essere sempre presente nella costruzione delle sue
produzioni ha fatto sì che questo secondo CD, intitolato Anita, uscisse
a ben tre anni da Back To You, il primo e fortunato album.
Anita è una classica produzione
nashvilliana in cui però la protagonista riesce spesso a eludere il pericolo di
cadere nello sterile intrattenimento. Musicalmente siamo comunque molto
distanti dalla tradizione e la concezione di country di Anita Cochran è un mix
di pop, rock e talvolta di blues che la avvicina idealmente a Wynonna Judd.
Wynonna è anche ospite in questo album e appare nella grintosa God Created
Woman. Let The Guitar Do The Talkin’ sembra un altro brano uscito
dal repertorio di Wynonna e vede la presenza del chitarrista rock-blues Kenny
Wayne Shepherd. Good Times è uno dei brani più trascinanti e
orecchiabili: la canzone è inoltre stata scelta quale brano guida del film TV
che ha segnato il ritorno dei Dukes Of Hazzard e quale tema della campagna
promozionale 2000 della General Motors.
Da
segnalare ancora i due brani più legati alle radici country, la spumeggiante Living
My Life Now, con il violino di Glenn Duncan in evidenza, e la sognante
ballata posta in chiusura del disco, What I Leave Behind. Il resto
rientra nella consuetidine, con brani abbastanza ben strutturati che compongono
un quadro sufficientemente attraente pur non facendo gridare al miracolo.
Anita
Cochran ha le doti vocali e strumentali per ritagliarsi uno spazio sulla scena
country di Music City e la grinta per proseguire sulla via tracciata da questi
suoi interessanti album. Merita comunque la vostra attenzione.