Da tempo fuori catalogo
in USA e inaspettatamente ristampato in Italia dalla RCA nella collana Country
Music, questo disco rappresenta una notevole opportunità per molti di
avvicinarsi agli stili di Merle Travis e Chet Atkins in modo significativo.
I migliori dischi di
Travis, infatti, sono quelli incisi per la Capitol negli anni '50 e primi '60 e
sono praticamente introvabili, mentre al contrario è difficile estrarre un
disco prevalentemente chitarristico di Chet Atkins nella marea di LPs più o
meno commerciali incisi: in entrambi i casi è un peccato, perché si tratta di
due eccezionali chitarristi e questa ristampa evidenzia abbastanza bene le loro
qualità.
Il kentuckiano Merle
Travis (1917-1983) è stato una figura cruciale nello sviluppo delle forme
strumentali fingerstyle, tanto che molti hanno coniato la definizione di
'Travis picking' (da lui stesso rifiutata) che sintetizza gli elementi del suo
stile: bassi alternati costantemente, a volte stoppati e sincopati, sofisticate
progressioni di accordi quasi jazzati, l'uso originale della leva del tremolo
da lui stesso inventata.
Chet Atkins, nato a Luttrell
in Tennessee nel 1924, ha evoluto il suo stile proprio da quello di Travis, con
un uso differente della mano destra (quattro dita anziché pollice e indice come
per Travis) e una sonorità più morbida e raffinata, anche se in un contesto di
'Nashville sound' non proprio esaltante.
I due stili sembrano
essere a confronto in episodi come Muskrat Ramble, Who's Sorry Now e Nine
Pound Hammer, arrivando a realizzazioni pregevoli, come in Cannonball
Rag, con l'esecuzione sincopata ed il walking bass stoppato di Travis e il
tipico finale funambolico di Atkins, soprattutto nel brano di chiusura I'll
See You In My Dreams, dove Travis esibisce un picking e uno stile veramente
classici, uniti agli abbellimenti ed al lavoro melodico di Atkins.