Dischi
di solo banjo-fiddle non se ne fanno molti. Io stesso ho avuto scarse occasioni
di ascoltare registrazioni del genere. L’accoppiamento dei due strumenti non è
nuovo, anzi è addirittura storico, è il punto di partenza dal quale si
svilupparono le string band nel Sud Est. La prima cosa che vien da pensare è
che 23 pezzi suonati dal vivo con questi due soli strumenti possano mettere a
dura prova persino gli appassionati, figuriamoci gli altri. Dubbio davvero
legittimo. Quindi, è un disco che farà godere solo banjoisti e violinisti? Non
necessariamente. Nonostante io non intenda consigliarne l’acquisto a quanti
fino ad oggi non hanno voluto instaurare un serio rapporto col bluegrass,
voglio comunque solleticare la tentazione di coloro che questo genere musicale
lo seguono e lo apprezzano già da qualche tempo.
Il
repertorio è quanto di più tradizionale, e per certi aspetti scontato, ci possa
essere, una mitragliata di traditional sparati con furiosa passione e altissima
tecnica. Dite il titolo di una fiddle tune e io vi rispondo che c’è. Non fosse
per i due originali di Adams Box Elder
Beetles (indiscutibilmente pop) e
Funky Mountain Banjo (un inchino all’arte di daddy Scruggs), il disco si
rivelerebbe un intero tributo ai classici del genere bluegrass e old time.
Difficile
dire quali siano i momenti migliori del CD, considerando che per tener alta la
temperatura Tom Adams e Michael Cleveland impiegano una tale quantità d’energia
sufficiente ad illuminare uno stadio. Soluzioni, arrangiamenti originali,
passaggi particolari, preparati o improvvisati che siano, non si contano per
tutta la durata della registrazione, tra l’altro generosa, 68 minuti e mezzo.
Tom Adam ha suonato con gli Adams
Brothers, Jimmy Martin, Johnson Mountain Boys, Lynn Morris Band, Blue Highway,
Rhonda Vincent e Dale Ann Bradley. Qui, oltre al banjo, lo si
ascolta alla chitarra e anche alla voce in un paio di episodi.
Mike
Cleveland ha suonato per Rhonda Vincent e Dale Ann Bradley. Il suo album Flame Keeper (Rounder) del 2002 ha vinto
il premio come Miglior Disco Strumentale dell’Anno (IBMA).