Sono anni che aspetto un disco di blues da DocWatson - intendo interamente di blues, giacché non
esiste album del nostro che non porti un esempio del genere - e finalmente
arriva a giusto un anno di distanza dall'ultimo lavoro, DownSouth, un inequivocabile ritorno alle radici dopo
anni di vagabondaggio musicale. Per chi segue da tempo l'artista, Pickin'The Blues non dovrebbe meravigliare: è a tutti noto l'amore
di Watson per Mississippi JohnHurt e JimmieRodgers, per SonnyTerry & BrownieMcGhee e i DelmoreBrothers; come a dire i due aspetti, il bianco ed il nero,
di un idioma musicale a cui tutta la musica pop odierna deve mollo, forse
troppo.
A malincuore devo ammettere che il disco in questione non mi ha particolarmente entusiasmato: è un prodotto di ordinaria
amministrazione, nemmeno troppo ispirato, con rari momenti esaltanti e quasi
sempre dovuti, più che ai titolari, al fiddle di SamBush, titolato
accompagnatore.
Personalmente preferisco di gran lunga il Watson in vena bluesistica con il
solo aiuto della propria chitarra e della propria voce piuttosto che il pallido
comprimario di esibizioni scontate in partenza in cui il blues rimane a livello
di semplice, inutile e ambigua parola a supporto di un titolo. Troppo severo?
Giudicate voi.