Questo è un dischetto che si annuncia subito difficile. Solo chitarra e contrabbasso anche se suonati da due mostri
di bravura quali Jim Hurst (due volte Guitar Player per la IBMA) e Missy Raines
(quattro volte Bass Player) che hanno un’ampia esperienza alle spalle: per
entrambi ricordiamo solo quella con la Front Porch String Band di Claire Lynch.
Non è il primo disco che fanno insieme: nel 2000 sempre per la
Pinecastle era uscito Two, titolo semplice ma con contenuti molto
articolati, tra jazz, blues, folk e country, mentre il
bluegrass che magari ci si aspettava era completamente assente.
Contenuti che sono simili anche in questo Synergy:
l’atmosfera predominante è quella jazz (anche se abbastanza semplice
all’ascolto) spezzata ogni tanto da alcuni brani più immediati che si
potrebbero definire semplicemente canzoni, quali God Is Working In The Park,
oppure The Longest Part o la swingata Reverend Brimstone. Forse è
possibile tentare di indicare questa loro musica come folk
contemporaneo, con un termine forse azzardato ma non del tutto errato.
La voce di Jim è a volte grintosa ed a volte gentile ma sempre piena
di sentimento e con la giusta sensibilità, ed il tocco di flatpicking della sua
chitarra è delicato e scintillante. La voce di Missy ad una prima impressione
pare sì graziosa anche se nulla di più, ma alla fine risulta
appropriata ed il suo contrabbasso è ovviamente potente e pulito. I due
musicisti, entrambi versatili e ispirati, si
completano a vicenda percorrendo, attraversando e fondendo i diversi stili con
navigata esperienza, dandoci un suono pieno e compiuto nonostante la
strumentazione ridotta. Un disco raffinato ed allo stesso tempo di ascolto non estremamente impegnativo, per un pubblico
dalla mente aperta.