Nuovo CD per questo super gruppo che vede nella formazione attuale
Darol Anger al violino, Mike Marshall al mandolino, David Grier alla chitarra,
Todd Phillips al contrabbasso e Tony Trischka al banjo. Già i nomi dei
musicisti sono sinonimo di garanzia ed i dieci brani in scaletta, tutti
originali e firmati volta per volta dai cinque, lo
confermano. L’atmosfera generale torna al bluegrass senza però mai eccedere nel
tradizionale per mantenere quella verve progressiva presente in tutti i lavori
Psychograss. Un elogio particolare a David Grier che anche in questo album si è finalmente scrollato di dosso la patina
‘Tony Rice’ che troppo si evidenziava nei suoi primi lavori. Gli altri
continuano ad essere dei punti di riferimento ognuno per il proprio strumento. Molto bella l’impaginazione del prodotto ed ottima la qualità di
registrazione. Non farò una elencazione brano
per brano, tra tutti si evidenzia l’arrangiamento di In The Lion’s Den in
cui oltre a sentire forte la penna di Marshall è l’insieme a creare un'atmosfera
dolce e rilassante. Più jazzy One Foot In The Gutter e
Little Basses entrambe scritte da Phillips che ancora una volta si
conferma valido compositore.
Chiude Not,
Yet Not di Trischka. Ho ascoltato questo brano ripetutamente perché mi
emoziona non tanto per l'ineccepibile esecuzione
musicale ma per l’atmosfera che riesce a creare con l’intreccio dolce ma non
sdolcinato degli strumenti nella melodia, il risultato sono stati brividi. Per concludere un album che raccomando a tutti, sia incalliti
bluegrassari sia incalliti progressivi, è un buon punto d’incontro tra le due
anime.