Ha più di trent’anni ma non li dimostra. Era infatti il lontano, lontanissimo 1974 quando
Norman Blake chitarra e voce, Tut Taylor dobro, Sam Bush mandolino,
Butch Robins banjo, Vassar Clements fiddle, David Holland contrabbasso e Jethro
Burns mandolino e chitarra, lasciarono alla storia questo piccolo capolavoro.
La recente ristampa in CD, con il vinile da tempo introvabile, è stata una scoperta, direi di più una rivelazione. Sono
queste le famose HDS sessions, durante le quali (la leggenda racconta che furono
incise in un solo giorno) si incontrarono musicisti di
almeno tre generazioni e con provenienze ed esperienze diverse. Tutti avevano
in comune la passione per un particolare suono acustico, in bilico tra jazz,
bluegrass, swing, old time, ma con gli strumenti ben stabili sul difficile
terreno sul quale si costruisce buona musica.
Sono gli anni dei primi New Grass Revival (Bush e in parte Robins) e
degli Old & In The Way (Clements) e di nuove sperimentazioni, e forse più
di altri questo lavoro, per freschezza ed apertura mentale, si dimostra una anticipazione di tante cose, cose che sarebbero successe
in un futuro vicino a venire e con le quali conviviamo ancora adesso.
Come non rimanere estasiati da Sauerkraut’n Solar Energy, con
il potente intro di contrabbasso tra le cui note prima si insinua
il fiddle e poi, a riempire ma nel contempo alleggerire, tutti gli altri
strumenti, oppure ascoltando il virtuosismo di Blake in The Old Brown Case.
E che dire dell’impianto risoluto di Oconee o
del gran lavoro jazzistico (peraltro queste sono le sue radici) di Holland
(nonché del versatile ed aperto Clements) nel conclusivo e autointitolato Vassar
& Dave. Un disco ascoltabilissimo, piacevolmente
fresco ed attuale, ed anche se non tutte le tracce erano così trasgressive e
rivoluzionarie per l’epoca, ancora oggi ci riservano momenti sempre nuovi ed
inattesi. Un tesoro ritrovato.