Jazz, jazz e ancora jazz. Potrebbe sembrare un proclama provocatorio in queste pagine dove la comune passione ed il
filo conduttore che ci accomuna è la musica acustica di matrice tradizionale
prevalentemente americana. Ma non è mia intenzione fare il provocatorio bensì
avrei voluto scrivere una interminabile recensione
cumulativa di tutti i CD di questo magnifico mandolinista.
Il mio arrivo al
far la conoscenza con il nostro è stato tramite il naturale percorso legato
alla Dawgmusic ed alla new acoustic music nelle sue varie sfaccettature. Vale la pena
ricordare che David Grisman è stato l’innovatore
della musica bluegrass così come MilesDavis lo fu per il jazz. E non a caso il paragone appena citato dato che di mando-jazz
acustico si sta parlando.
Tra i vari lavori
ho deciso di recensire UnseasonablyCool che ritengo il meglio
riuscito sia come scelta dei brani sia come arrangiamenti e fruibilità. Dovete
prepararvi però perchè se dopo l’ascolto il vostro
palato sarà ben appagato ricorrerà l’obbligo di acquistarvi anche tutti gli
altri lavori, senza alcun indugio.
Tutti i brani
sono a firma di famosi autori del mondo jazz di cui molti compresi nella bibbia
di ogni jazzista che risponde al titolo di Real Book. Tra le tracce andate immediatamente a posizionarvi su Estate del nostro Bruno Martino che
qui ridiventa un capolavoro del capolavoro. L’atmosfera generale è da locale
con tavolini ed abatjour a luci soffuse, camerieri e musicisti in smoking nero,
camicia bianca e papillon, fumo di sigarette nell’aria (lo so è vietato ma fa molto ambiente). Album gradevolissimo, ricco
di fascino ed atmosfera. Da sottolineare inoltre che,
oltre all’intera e superlativa band, Stiernberg è un
mandolinista di una pulizia veramente rara, un vero maestro del genere.