Da un bel po’ di tempo
anche Ricky Skaggs si è dedicato, come attività collaterale, alla produzione.
La famiglia Cherryholmes non è di certo una scoperta dell’ultima ora e da anni
è ben conosciuta nel mondo IBMA di Nashville. Chi ha letto le mie recensioni
avrà potuto notare che ho sempre un occhio di riguardo per quei musicisti che
danno idee nuove al genere prediligendoli di gran lunga ai tradizionalisti, con
il massimo rispetto anche per questi ultimi ovviamente. La premessa è d’obbligo
perché il lavoro che vado a recensire si muove proprio nella terra del moderno
e progressivo.
Dodici delle tredici
tracce proposte sono a firma Cherryholmes e la cosa non è di poco conto. Il
sound d’insieme è sempre molto compatto ed aggressivo, come se gli strumenti e
le voci fossero con la rotella del volume girata al massimo e quella della
dinamica ben presente. Tutta la famiglia è all’altezza della situazione
anche se è un po’ sottotono il mandolinismo di mamma Sandy. Difatti le
parti di mandolino più complesse, interessanti e tecniche, sono lasciate a BJ.
Ovviamente recensire un
CD vuol dire anche essere severi e trovare il classico pelo nell’uovo. Il CD è
bello e la critica a Sandy è assolutamente ininfluente sul valore del lavoro.
Il bluegrass è progressivo ma con ottime basi nel tradizionale. Tra i brani
cito l’unico non della band e cioè Devil In Disguise firmato da Graham
Parson e Chris Hillman qui riproposto con BJ alla voce sostenuto dalla band con
carica da rockers e dall’ospite Rob Icks a metter con il suo dobro la classica
ciliegina sulla torta.
Non c’è molto altro da
aggiungere, un gran bel progetto, molte idee in campo e tanta tanta dinamica.
Complimenti alla famiglia tutta.