Ondřej Prucha
chitarra e voce, Martin Kubec banjo e voci, Slávek Podhrásky mandolino e voci,
Richard Podhrásky contrabbasso e voci, special guest Ondřej Kozak al
violino. Sono anni che la Repubblica Ceca sforna musicisti bluegrass che nulla
hanno da invidiare ai maestri americani. Ne è la conferma il fatto che molti
continuano a trovare ingaggi oltre oceano in vari festival più o meno
importanti.
Blackjack è una band che
bazzica da tempo in lungo e in largo nei vari festival europei ed ogni loro
concerto è sempre una bella situazione. Il bluegrass che propongono è
perfettamente nei canoni tradizionali, nulla di nuovo sotto il sole e nemmeno
guizzi di particolare inventiva o colpi di genio. Però è bluegrass che gira, è
ben suonato da gente che ha ben studiato la lezione, bluegrass allo stato puro.
Quattordici tracce
compongono questo lavoro i cui brani sono quasi tutti di autori ben famosi e
conosciuti nell’ambiente. Vorrei soffermarmi sulle tre canzoni originali che
meritano un po’ d’attenzione in più. La prima No One Like You d’apertura
e title track scritta da Ivo Drbohlav potrebbe tranquillamente entrare tra gli
standard che i bluegrassari del mondo suonano durante le loro lunghe jam
session notturne ai vari festival post concerti. Il secondo First To Know
dello stesso autore, idem come sopra, da libro degli standard bluegrass
classici. Terzo 1928 del chitarrista Ondřej Prucha è un brano
strumentale che seppur non proponendo virtuosismi è
simpatico e molto piacevole.
In conclusione, l’album
seppur senza invenzioni è un gran bell’album, scorre
bene ed ha una buona dinamica. Se avete voglia di spendere qualche euro non
abbiate timore di farlo, una buona band vi farà compagnia.