Nuova prova discografica
dell’indipendente Roberto Dalla
Vecchia che con questa autoproduzione, come ormai nel suo stile, fa un
ulteriore passo in avanti nella sua personale discografia. Undici le tracce
presenti tra cui a chiudere la title track in versione
reprise. Sempre pulito ed interessante il fraseggio chitarristico a cui Roberto ci ha abituati. Il CD è forse il più facile
da ascoltare della sua produzione, dove però con ‘facile’
intendo fare un complimento all’autore e non certo una critica negativa. La
scelta delle note in gioco non è mai banale pur rimanendo in un campo d’ascolto
ottimo anche per i neofiti del genere. Molto bravi, eleganti e con gusto anche
i compagni di viaggio che per l’occasione sono: Paolo Bressan, già nel tour Anime Salve con Fabrizio De Andrè, ai
whistles e bombo, Stefano Versolato al contrabbasso, Giovanni Costantini al
violoncello ed Henrich Novak, da Bratislava, a condire efficacemente le varie
tracce con il suo magico e raffinato dobro.
Roberto si definisce elegantemente
chitarrista flatpicking con italian gusto, definizione che calza a pennello.
Come scrivevo prima il CD è molto piacevole, scorre brano dopo brano lasciando
di fondo una piacevole leggerezza che non cozza mai nella mancanza di idee, un
mix tra l’american sound e l’aroma mediterraneo. Buona anche l’idea di inserire
almeno un brano cantato It Wont Be Long. Qui l’unica critica in punta di
penna che mi sento di muovere a Roberto,
il canto non è cosa che gli riesce al meglio, in futuro sarebbe consigliabile
lasciare ad uno o una cantante questa sezione. Ma l’episodio non sminuisce
minimamente il valore dell’opera che mi sento sinceramente di consigliare senza
alcun dubbio a tutti gli appassionati di buona musica.