I fratelli Gibson, Eric banjoista e Leigh chitarrista rispettivamente, sono i
legittimi eredi della grande tradizione dei brotherduets, una solida realtà del panorama acustico legato a bluegrass e country. Al loro
attivo c’è una bella serie di dischi che li hanno imposti per armonie vocali
splendidamente curate e un impeccabile marchio sonoro, un sound personale e
riconoscibile che ritroviamo sempre più convincente in questo Help MyBrother, probabilmente il
lavoro più equilibrato e maturo.
Il materiale è in gran
parte originale ma non mancano cover che mostrano con chiarezza quali siano i
loro punti di riferimento: He Can’t Be Foundproviene dal repertorio dei LouvinBrothers e I’ll Love NobodyButYouè firmato Jim & JesseMcReynolds.
Prodotto dagli stessi Gibson Brothers con la
collaborazione del contrabbassista Mike Barber, punto
di forza della loro back up band, Help MyBrotherè quanto di più
fresco e genuino venga proposto dal lato più tradizionale della scena acustica
statunitense a conferma della bontà della musica del duo proveniente dallo
stato di New York che ha messo d’accordo critica e pubblico.
A completare la line up ci sono poi Clayton
Campbell al fiddle e Joe Walsh
al mandolino, preziose pedine di un quintetto assolutamente delizioso, mentre
non possono passare inosservati i cammeo di Ricky Skaggs, inconfondibile voce in Singing
As We Rise, di Claire Lynch e di AlisonBrown, rispettivamente
voce e banjo nella delicata Talk To Me. Tra i
punti di forza da segnalare ci sono latitle-trackHelp MyBrother, Walking
West Of Memphis, Dixieche formano un trittico difficilmente dimenticabile, Want
Vs. Needin cui alla bravura compositiva dei
Gibson Brothers si unisce Tim O’Brien,
OneCarFunerale la fascinosa SafePassage, meritata conclusione di un disco
imperdibile per i fans e consigliatissimo
per chi volesse fare la conoscenza di Eric e Leigh Gibson.