Nel sito internet di DoyleLawson si legge : ‘Scuola di Bluegrass’. E’
certamente innegabile che sia uno dei vecchi leoni ed un grande talent scout e
scopritore di giovani incredibili e promettenti talenti. Questa cosa fa sì che
la sua band cambi spesso organico regalandoci talvolta delle chicche e talvolta
un po’ meno. Di sicuro un suono che nel suo insieme non è mai ripetitivo pur
mantenendo un livello qualitativo al massimo.
La
nuova line up dei suoi Quicksilver
vede sei giovani musicisti, giovani e talentuosi e compatti, che rispondono ai
nomi di JoshSwift al dobro basso e batteria, Jason Barie al fiddle,
CoreyHensley al basso e
voce solista, Carl White al basso, Jessie Baker al
banjo e Mike Rogers chitarra e batteria. Basso
elettrico e batteria danno un sapore diverso a quel bluegrass
canonico e tradizionale di cui Doyle è icona da
sempre e punto di riferimento, a favore di sonorità più countryieggianti.
I musicisti sono assolutamente superbi, tra loro spicca la voce bella ricca e
potente di CoreyHensley.
Se devo essere onesto
sento sonorità molto giovani che talvolta poco si adattano allo stile Lawson, un po’ una forzatura, e, sempre in onestà ma con
enorme rispetto del maestro, sento Doyle un tantino
sotto tono rispetto alle su indubbie facoltà musicali.
Invidiabili invece come sempre sono le voci dei cori dei Quicksilver,
curatissime e complete, senza alcuna sbavatura. Un marchio di fabbrica da
sempre che anche in questa prova evidenzia la cura maniacale del leader
toccando livelli quasi irraggiungibili.
L’album presenta solo
sette brani, non è un capolavoro ma sicuramente un buon CD
da avere e gustare. Attendiamo comunque un ritorno del nostro alle sonorità a
lui più congeniali.