Quarto album per la
versatile band proveniente dalla contea di Antrim,
Irlanda del Nord, un quintetto estremamente dinamico e versatile che sta
riscuotendo grande interesse sia in patria che negli Stati Uniti per un gusto
molto particolare nel rivedere le proprie radici folk filtrandole attraverso
una chiara passione per la musica americana delle radici.
La splendida e modulata
voce di NiamhDunne è uno
dei punti di forza dei Beoga, un ensemble il cui
fascino sta anche nella cura e nell’originalità degli arrangiamenti dove i due buttonaccordion di DamianMcKee e SeànOg Graham regalano momenti
di autentica magia e dove non mancano i riferimenti americani come nella
sentita cover di Home Cookin’ dal songbook del compianto ex membro della Band Rick Danko oppure in Woman Of No Place, omaggio alla figura della banjoista
itinerante irlandese Margaret Barry. Naturalmente non mancano gli indiavolati
set di danze irlandesi come l’apertura affidata a HowToTune A Fish, nei reels di Dolan’s 6am o nell’ispirata The HumoursOfTaupo,
come, a fare da contraltare, melodie sognanti guidate dalle fisarmoniche in Ballymacaldrick e HayDays.
A dimostrazione
dell’eclettismo dei Beoga veniamo anche trasportati
ad inizio novecento con il vaudeville-style di Come In Out Of The Rain, divertente e
spiritosa, cullati nella ballata acusticaOurCaptainCallsAllHandse colpiti dal susseguirsi e dal sovrapporsi
di influenze nella conclusiva Minute 5, efficace chiusura di un disco
che potrà soddisfare l’ascoltatore più esigente, a patto che sia aperto
mentalmente alle sonorità sopra citate.