Nuovo lavoro discografico per uno dei musicisti ed
innovatori della chitarra acustica. Questa volta non un lavoro per sola
chitarra ma coadiuvato da una vera band che vede alternarsi Marvin
Stevens al violino e voci, John Reischman al
mandolino, Steve Spurginal basso
cori e voce solista in un paio di brani, Luke Dewhirst
al banjo e voci, Keith Little al mandolino banjo e voci, Don Stiernberg al mandolino e cori.
Si apre con un tradizionaloneSailAwayLadies/Sally Ann tanto
originale quanto accattivante con il cambio di tonalità nel refrain. Thunderation classica composizione alla Crary con chitarra in evidenza, rockeggiante.
Si prosegue con One More Dollar con Dan alla dodici
corde e la voce calda e profonda di Steve Spurgin.
Quindi I’d Do ItAgain
firmata da Gordon Lighfoot ricca
dei fraseggi chitarristici tipici del nostro. Bella la ballata MuleyWas A Railroad Man scritta e cantata da Spurgin.
Segue un altro classico tradizionale Deep
River Blues con un grande Don Stiernberg al mandolino
ed il suo inconfondibile jazz swing style. Girl From
The North Country di Bob Dylan arricchita ancora
dalla voce calda ed avvolgente di Spurgin e riarrangiata con grande gusto pur nel suo scarno incedere
di basso chitarra e mandolino. Un blues Highway 17
dove torna la voce bassa e cavernosa di Crary e Reischman a far da rifinitore, brano da mestieranti.
Un'altra balladTumbleweed
Town dalla penna e voce di Spurgin per poi
passare a Suite 22: Shenandoah (tradizionale),
Gold Rush (Monroe/Berline), Soldier’s Joy (Tradizionale) interessante con
riserva.
Chiude l’album un altro medley Long Journey
Home/Reuben’sTraindi
cui c’è gran poco da scrivere perché un gioiellino. Ci ha fatto attendere il
grande Dan ma non per nulla. Unica critica che mi sento di muovere e la
monotonia delle tonalità dei brani. Troppi tra loro vicini nella stessa
tonalità, ma vi assicuro essere una quisquiglia.