I fratelli Leigh ed Eric
Gibson si muovono naturalmente nel solco della tradizione dei
grandi duo della musica country e bluegrass, dai Louvin Brothers a Jim
& Jesse, dai Blue Sky Boys ai Monroe Brothers. Considerati ormai come una
delle punte di diamante dell’attuale scena bluegrass, i Gibson Brothers sono
cresciuti nell’area rurale ai piedi delle montagne Adirondack nella parte nord
dello Stato di New York, affermandosi come un’eccezione geografica in un mondo
musicale dove il Sud fa la parte del leone.
They Called It Music, terzo lavoro inciso per la nashvilliana Compass
Records, si candida come una delle loro prove più intriganti, pur in una
discografia dai livelli più che ottimi, un disco tra i più personali,
probabilmente anche a causa della perdita del loro padre. L’aspetto
‘spirituale’ di molte canzoni, il loro eccellente approccio vocale, lo
stringato ma sempre vitale backup strumentale, la felice scelta del repertorio
sono gli aspetti vincenti di questa registrazione, un concentrato di emozioni
che potrà ulteriormente proiettarli nel gotha della musica acustica di
ispirazione tradizionale americana.
Partendo dalla title-track, possibilmente un futuro piccolo classico,
per toccare momenti avvincenti come Something
Comin’ To Me, Buy A Ring, Find A Preacher, Dying For Someone To Live For, Home
On The River fino alla struggente Songbird’s
Song, ci troviamo di fronte ad un album impeccabile, prodotto con il cuore
e con l’anima da una delle migliori realtà di quella che loro, semplicemente,
chiamano musica. ”They Called it music, in the church house and the fields / It
was honest, it was simple, and it helped the hard times heal”.