Conosciuto come uno
dei mandolinisti top e ottimo compositore, il veterano John Reischman è
apprezzato per il gusto squisito, l’ottimo suono e l’impeccabile tocco. La sua
maestria è attualmente al servizio della potente bluegrass band John Reischman
and the Jaybirds, e nel duo strumentale dal sapore latin-jazz con il solido
chitarrista acustico John Miller. Canadese, è diventato un icona
nell’ambiente acustico americano con la Tony Rice Unit con cui molti anni fa
s’immersero in quel filone denominato Dawg Music che cambiò per sempre il punto
di vista, la scena e l’approccio alla tradizione old time e bluegrass alla fine
degli anni ‘70 e inizio ‘80.
Da allora John ha giù
pubblicato anche un paio di CD a solo suo nome in cui si cimenta con alcuni
classici ma soprattutto con composizioni proprie che vanno dal bluegrass,
all’old time, al jazz.
Ed è proprio nelle
composizioni originali che John è insuperabile perché nel rispetto dei canoni
del sound classico, riesce a dare quel tocco nuovo e fresco inconfondibile.
Così brani che possono essere tranquillamente annoverati o scambiati per un
tradizionale, ad un certo punto del loro incedere assumono delle sfumature
eleganti, in linea ma che danno quel carattere unico, cioè il carattere del mandolinismo
e della vena compositiva a cui John ci ha abituati e viziati.
Ed eccoci quindi a
questo nuovo episodio solista dove il nostro amato cita con un paio di brani il
bluegrass e la new acoustic music concentrandosi invece su un sound molto più
old timey seppur con una zampata di nuovo e originale. Nell’album non sono
presenti sfumature jazzy concentrando invece il cammino in sonorità più
tradizionali. Quasi tutti i quindici brani presenti nell’album sono frutto
della sua penna, tranne per un paio di classici, confermandosi ancora una volta
un ottimo compositore. Vari gli ospiti presenti: Mike Barnett, Chris Coole, Trent Freeman, Trisha
Gagnon, Sam Grisman, Nick Hornbuckle, Patrick Metzger, Bruce Molsky, Jim
Nunally, Ivan Rosenberg, Patrick Sauber, Kenny Smith, Greg Spatz, Annie
Staninec, Chris Thile, Eric Thorin, Tony Trischka, Sally Van Meter, and Eli
West.
L’album è vero, reale,
tradizionale ma innovativo e controcorrente, quindi se siete amanti del genere
non abbiate alcun dubbio, la collezione che il talentuoso leone ha sfornato non
vi deluderà.