Seguendo l’esordio del 2013 con
l’EP intitolato Sweet Release, il
primo disco della band di Somerville, Massachussets, focalizza con gusto e
scaltrezza un suono decisamente variegato e sfuggente, figlio di influenze che
vanno da certo bluegrass progressivo con propensioni jam al country folk rock
che ha avuto nei New Grass Revival un punto di riferimento imprescindibile,
fino agli esperimenti di David Grisman tra jazz e bluegrass.
Ryan Taylor, dopo varie esperienze
ed esperimenti, ha finalmente raccolto attorno a se tre musicisti con cui ha
trovato affinità e similitudini nel concepire la propria visione sonora, Dan
Bissex al basso, Jonathan Dorsett al banjo e Jessica Noggle Taylor al fiddle e
ora la band è pronta ad immergersi in quella scena
indipendente, propositiva e ricca di stimoli, che ravviva la musica americana
delle radici.
Where The Rust Meets The Rise gioca bene le proprie carte eci presenta un suono fresco e corroborante
dove la ricerca della melodia e gli intrecci strumentali vanno di pari passo.
Gran parte del repertorio è originale, con l’aggiunta di due traditional noti
come House Of The Rising Sun e Walking Boss. Tra i primi c’è da
segnalare Dragging Me
Down con il bell’intervento di David Deluca alla chitarra elettrica, Swallow Us Whole guidata dal banjo di
Jonathan Dorsett, la title-track che descrive il declino del treno nell’America
moderna, When The Lights Go Out ispirato
a David Grisman e le notevoli After The
Flood e Undermine, schietti
esempi di grande amore per una tradizione rivista con spirito costruttivo ed
originale.