Cresciuta nella tranquilla small
town di Spring Green, Wisconsin, Camela Widad ha perseguito con grande
convinzione la sua passione per la musica e per il teatro, dando precedenza
alla prima e trasferendosi per ottenere più ampi riconoscimenti a San Francisco,
Los Angeles e Austin. Proprio in quest’ultima città, la ‘live music capital of
the world’, ha trovato spazio esibendosi con regolarità nei clubs di Sixth
Street e giungendo presto ad un debutto discografico indipendente intitolato Eve.
Una manciata di produzioni dopo la
ritroviamo con un album fresco e propositivo, impostato attorno ad una vena
compositiva ormai matura e ad una voce limpida e convincente. Tra folk e
country music, Warriors Of Love
mostra con le sue dieci canzoni quanto intrigante sia la sua musicalità e
quanto significativi siano gli abiti con i quali sono rivestite queste storie
di vita e di rapporti umani raccontati con estrema grazia e dolcezza.
Un trio d’archi, la tersa melodia
di My Turn sulla scoperta dell’amore
per una giovane ragazza, una mandolino che echeggia
passioni bluegrass, Two In One Dad storia
toccante di un single father, una pedal steel che accarezza Undefended Love su quanto sia importante
seminare amore a costo di soffrire, un banjo frizzante la ottimista e divertente
Meet Me, tutto concorre ad arricchire
canzoni di ottima qualità. Da citare ancora le notevoli Lighthouse dove emerge l’influenza inevitabile di Joni Mitchell, Raging Water su cui ci si sofferma sulla
necessità di cambiamento anche attraverso la classica goccia d’acqua che
‘plasma’ la roccia e River, canzoni
dal taglio semplice ma proprio per questo efficace.