Perry Meroni
‘The Commodore’ voce solista, Dino Barbè banjo, Josh Villa mandolino e voce, Tony Spezzano chitarra, Marco Centemeri ‘The Fisherman’
contrabbasso e voci, signore e signori: the Bluedust! Band che seppur relativamente giovane come
costituzione per il panorama italiano, nel proprio organico presenta nomi
storici e capisaldi che sono la storia in Italia del bluegrass.
Dino Barbè è stato uno dei capostipiti e membro
fondatore degli storici BluegrassStuff,
oltre ad essere uno dei migliori banjoistibluegrass in circolazione, affiancato da Perry Meroni che con quel suo tipico appeal
ne è stato per anni la voce solista.
L’album scorre piacevole tra
classici più o meno conosciuti e sorprese assai
gradevoli. Ottimi gli arrangiamenti e gli impasti vocali, ed
ottimi anche tutti gli assoli dei vari banjo,
chitarra e mandolino, mai debordanti, mai esagerati bensì sempre con gusto,
rispetto e conoscenza del genere.
Ascoltando le tracce ad un certo punto l’attenzione dell’ascoltatore viene scossa
e ancor più catturata dal brano Quando,
Quando, Quando sì proprio quello firmato da Tony Renis e Testa in cui la
voce espressiva di Perry incanta come sempre. Da evidenziare
anche le cover di Things/Baci e Oh Lonesome Me. Un plauso ai due brani originali che portano entrambi la firma di
Josh Villa, anche voce solista nel primo, I Just Can’t ForgetLovin’ Youcon un simpatico riff telefonico e arricchita dal violino di
Valentina Villa, e la strumentale Little
Buffalo.
Un elogio alla
copertina accattivante e spiritosa come l’album, ed anche alla qualità della
registrazione.
Solido il contrabbasso che con la chitarra stendono un
ottimo tappeto dove la band può posare la struttura e gli abbellimenti ai vari
brani. Chiudo citando BlueSuedeShoes, chi riesce ad ascoltarla senza battere il tempo
con il piede o accennare un balletto, è bravo.