L’eredità musicale della coppia
formata da Ian Tyson e da Sylvia Fricker
è ancora oggi significativa e indicativa di un grande
peso specifico nel decennio, tra il 1962 ed il 1972, in cui sono stati incisi i
tredici album che compongono un ‘plot’ notevolissimo a livello musicale e
storico. Il loro senso melodico all’interno della canzone folk, il ruolo nel
movimento ‘revivalistico’ degli anni sessanta e anche le commistioni tra rock e
tradizione dell’ultima parte della loro carriera con la band The Great SpeckledBird li ha fatti
assurgere a una delle migliori realtà di quegli anni.
Dagli anni ottanta in avanti un
loro grande fan come Tom Russell ha iniziato una proficua collaborazione con i
due, pur in parallelo viste le due diverse strade che nel frattempo avevano
preso Ian e Sylvia, scrivendo più di un brano come la
celebre Navajo Ruge producendo un paio di dischi di Sylvia. Il processo di riconoscimento
della loro importanza portato avanti da Tom Russell si è materializzato
pienamente in questo Play One More, sentito tributo alle loro canzoni, scegliendo
anche le loro meno note in un amplissimo catalogo. Tom ha scelto di riproporre queste canzoni spogliando di ogni orpello le
melodie per far si che emergessero le melodie e risaltasse ancora meglio la sua
splendida voce, perfetta per reinterpretarle.
Scelta decisamente
vincente. Scorrono così brani che in alcuni casi erano caduti neldimenticatoio e ora, tolta
l’inevitabile patina di polvere, risplendono in tutta la loro bellezza. Wild Geese, ThrownTo The Wolves(scritta a quattro mani da Sylvia Tyson e da Tom
Russell), Rio Grande
commovente e intensa, Play One More, Old Cheyenne, Short Grass, Red Velvetcon
le sue inflessioni country confermano la grande
qualità del songbook di Ian
& Sylvia e, in chiusura, vengono presentate due ‘ciliegine’ come GreyMorninge The French Girl,
due demos inediti che stuzzicheranno ulteriormente
gli appassionati.