E’ dalla piccola città californiana di Bakersfield che giunse, tra la fine degli anni ’50 e i primi ’60, una risposta alternativa al country sempre più smaccatamente pop del Nashville sound, creato da Chet Atkins e in voga da circa un decennio. Le sezioni d’archi e i cori, che contribuirono a far sopravvivere la country music nel periodo di massimo splendore del rock’n’roll, non trovarono spazio all’interno del Bakersfield sound, anzi, fu proprio l’essenzialità di un suono prodotto da Telecaster, basso e batteria, a rendere questo nuovo stile così interessante e originale in quel periodo.
Il Bakersfield sound è probabilmente lo stile country che più ha contribuito alla nascita, nella seconda metà degli anni ’60, del country rock. Wynn Stewart, Merle Haggard, Tommy Collins e, soprattutto, Buck Owens sono i personaggi storici di riferimento, quelli che hanno ispirato decine di altri musicisti convincendoli ad avvicinarsi ad una forma di musica country schietta e diretta, che si suonava, si ballava e si ascoltava nei locali affollati dalla classe lavoratrice al sabato sera. Uno su tutti, il famoso Dwight Yoakam, che dalla metà degli anni ’80 incide dischi dal forte sound chitarristico, e responsabile, tra l’altro, di aver riportato sulle scene un anziano, ma sempre validissimo Buck Owens. |